SKIPLACE TEST | Ferrino Ultimate 38 e Radical 30

SKIPLACE TEST | Ferrino Ultimate 38 e Radical 30

Abbiamo testato sul campo in questi mesi, due tra gli zaini più riusciti della collezione proposta da Ferrino al pubblico.

Ferrino è sinonimo di R&D e made in Italy, due caratteristiche fondamentali per noi di Skiplace.it per potersi posizionare sul mercato con prodotti di alto livello. Azienda leader nella produzione e commercio di zaini e tende d’alta quota, è partner di skiplace nella sezione skiplacefriend da dicembre 2016.


In questo articolo vi presentiamo due zaini che abbiamo testato in questi mesi di attività outdoor descrivendone il funzionamento, le caratteristiche e anche l’usura dei materiali. I modelli presi da noi in considerazione sono il Ferrino ultimate 38 e il Ferrino Radical 30. Entrambi dedicati al mondo dell’alpinismo e dello scialpinismo hanno caratteristiche e materiali costruttivi differenti.

FERRINO ULTIMATE 38: lo zaino per i professionisti della montagna

Nei pressi della Sidelen-hutte, dopo aver salito la Niedermann-Anderruthi al Gross Bielenhorn

Ultimate 38 possiede tutte le caratteristiche che si possano desiderare da uno zaino per la montagna con la M maiuscola, che sia in estate arrampicando su ogni tipo di terreno o in inverno in una impegnativa giornata di scialpinismo.

Questo zaino, dalla particolare forma a sacco, è completamente impermeabile grazie alla tecnologia Outdry, ovvero grazie all’applicazione di una particolare membrana che fissandosi nella parte interna al tessuto, rende lo zaino impermeabile al 100%, anche nei punti di ingresso acqua come ad esempio le cuciture. Questa è una caratteristica fondamentale e spesso trascurata , che permette di isolare dall’acqua, neve ed umidità il materiale all’interno del proprio zaino, soprattutto in uscite di più giorni consecutivi.

In vetta alla cima di Lago 3083m durante l’Anello Madesimo – Cima di Lago – Val di Cà -Pizzo Stella – Fraciscio, dicembre 2018

Questa caratteristica l’abbiamo apprezzata durante l’attività di scialpinismo da noi effettuata e durante l’attività su cascate di ghiaccio dove lo zaino è stato sia portato in cascata, sia lasciato alla basa diverse ore appoggiato a terra sempre su neve e/o ghiaccio.

Super polvere a fine novembre in Val Loga

Comodi e avvolgenti gli spallacci che, anche a pieno carico, non danno quella sensazione di “spalle tagliate” abbastanza fastidiosa e secondo noi inconcepibile su uno zaino dai 30 L in su, quindi su zaini che possono essere utilizzati anche in uscite di più giorni e con carichi non indifferenti.

Il dettaglio di una delle due clip che comodamente permettono di rimuovere il cappuccio dallo zaino.

Il cappuccio superiore removibile grazie a due comode clip ( anch’esso è impermeabile al 100% con cuciture termonastrate), può essere utilizzato come porta oggetti e riposto all’interno dello zaino durante le uscite giornaliere con poco carico, in modo da compattare ancora di più i volumi. La particolare forma a sacco ( o a tubo ) ci è piaciuta molto; dà un look pulito e minimal evitando durante l’utilizzo, di incastrare parti dello zaino in sporgenze di qualsiasi tipo, sia che ci troviamo su roccia (dove lo zaino tramite le apposite asole può anche essere recuperato come saccone in stile big wall) sia in un fitto bosco che durante una sciata.

Le asole cucite e rinforzate nella parte posteriore permettono allo zaino di essere recuperato in stile big wall o più semplicemente di essere legato in sosta mentre si recupera il proprio compagno di cordata
In sosta prima del estetico “Salto Giallo”, Spigolo Vinci – Pizzo Cengalo 3369m – Gruppo del Masino-Bregaglia.
Salendo il “Salto Giallo”, Spigolo Vinci – Pizzo Cengalo 3369m – Gruppo del Masino-Bregaglia.

Le cinghie laterali porta sci, se tirate compattano molto bene lo zaino che è abbastanza comodo ( stiamo sempre parlando di uno zaino da 38 L ) da tenere sulla schiena durante la progressione su roccia e su ghiaccio. In questo particolare caso, il cinturone può essere rimosso oppure allacciato girandolo sullo stesso zaino.

Il cinturone dell’ultimate 38 allacciato sullo stesso zaino. In questa maniera non disturba il materiale appeso all’imbrago durante la salita, e una volta finita la via da sostegno in caso di zaino carico e pesante.
In salita lungo il diedro Nero allo Spigolo Vinci, notiamo come lo zaino con il cinturone allacciato dietro non interferisce con il materiale appeso all’imbrago

L’ultimate 38 è dotato di una sacca esterna per il camelback sullo schienale. Essendo questa sacca molto generosa, abbiamo provato a darle un altro utilizzo. Durante le gite di scialpinismo classico si è rivelata molto utile come alloggio per le pelli soprattutto in gite che necessitano di una o più ripellate. Inoltre essendo una tasca esterna a tutti gli effetti, più essere utilizzata per riporre indumenti umidi e/o bagnati ( guanti,cappelli e fasce o maglietti di ricambio) senza bagnare il resto che rimane all’interno dello zaino; questa tasca è veramente molto comoda anche per riporre le picche (abbiamo provato sia con la classica picca da scialpinismo che una coppia di picche da cascata). Nel primo caso possiamo posizionare la piccozza sia per poter estrarla in caso di necessità ( sostituisce quindi il classico metodo di picca nello spallaccio), sia durante le uscite dove è prevista la salita in funivia, dove le picche sporgenti dallo zaino posso recare un danno a chi ci sta vicino.

Utilizzo alternativo alla sacca camelback. Pelli ,indumenti bagnati oppure come può essere utilizzato per riporre la piccozza al posto che tenerla a spalla nei tratti delicati.

Le nostre conclusioni

ULTIMATE 38 è uno zaino veramente completo, affidabile, comodo e leggero per la capacità di carico [1,4 kg | 38 L ]. Ultimate 38 è il classico zaino che soddisfa un pubblico molto tecnico ed esigente. Sicuramente dedicato più al mondo dell’alpinismo e dell’arrampicata che al mondo dello sci ( purtroppo una delle pecche degli zaini a tubo è che non avendo scomparti interni, i materiali devono essere riposti tutti insieme e questo implica un certo metodo, ma allo stesso tempo tutto è facilmente identificabile. Molto avvolgente sulla schiena, rimane sempre bello alto senza mai scendere nella parte lombare durante la scalata, rimane molto fermo sulla schiena durante l’attività sciistica nonostante non sia stato concepito appositamente per questo mondo. Da prevedere in futuro un rinforzo nella parte inferiore dello zaino, che essendo sempre a contatto col terreno quando appoggiamo lo zaino, tende leggermente a deteriorarsi in maniera più rapida rispetto le altri parti dello zaino.

Tutte le informazioni sul Ferrino ultimate 38 le trovate al seguente link https://www.ferrino.it/shop-it/attrezzatura/zaini/alpinismo/75736gcc-zaino-ultimate-38.html

FERRINO RADICAL 30: leggerezza, resistenza e versatilità a portata di mano.

In cima al Resegone 1875m – Prealpi Orobiche dopo aver concatenato la famosa ferrata Gamma1 e Gamma2

Creare un prodotto leggero e allo stesso tempo resistente è il focus di ogni azienda sul mercato al giorno d’oggi. Ferrino grazie alla tecnologia Dyneema, una fibra altamente resistente agli strappi e ai tagli con un peso specifico molto contenuto, ha centrato un obiettivo difficilmente raggiungibile.

Radical 30 è uno zaino ultratecnico ma che può essere utilizzato grazie al peso a ai volumi contenuti, sia dall’amatore di percorsi trekking sia da alpinisti e scialpinisti che strizzano l’occhio verso il fast and light. I numeri parlano chiaro [ 490 g | 30 L ] con tutti gli accorgimenti come porta sci, porta picozza e i diversi lacci per la compressione dello zaino.

In salita lungo la ferrata gamma 2 al Resegone, con Lecco e il lago di Como sullo sfondo.
In salita lungo la Gamma 1 al Resegone. Questa ferrata unita alla Gamma 2 rappresenta un giro impegnativo per escursionisti esperti e preparati fisicamente.

Abbiamo utilizzato questo zaino per le ferrate per le vie di arrampicata in giornata e in montagna su qualche 4000 estivo sempre con A/R dal fondovalle. La leggerezza e la compattezza si fanno parecchio sentire soprattutto nei passaggi tecnici quando anche pochi grammi in più fanno la differenza.

Una pecca che abbiamo riscontrato rispetto all’ Ultimate 38 è l’assenza di rimozione della parte superiore dello zaino, che tuttavia può essere infilata a zaino vuoto o semi vuoto, all’interno della sacca principale che poi viene chiusa tirando il cordino sommitale.

Il sistema di compressione laterale con cordino Dyneema permette di modificare il volume dello zaino senza doverlo togliere, semplicemente tirando i cordini presenti lateralmente sul cinturone principale.

Abbiamo trovato molto comodi i porta oggetti laterali elastici, che possono trattenere diverse attrezzature che possono servici in caso di necessità senza dover tutte le volte aprire lo zaino. Con l’aggiunta del sistema di compressione laterale siamo poi più sicuri che gli oggetti posti all’interno delle tasche elastiche non escano durante la nostra giornata in montagna.

Gli spallacci in questo caso come è giusto che sia, sono molto minimal proprio per strizzare un occhio alla leggerezza.

Comoda e particolare l’apertura frontale della tasca superiore, chiaramente termonastrata, permette di mantenere gli oggetti all’interno asciutti.

Radical 30, Ultimate 38 e la tenda High Lab in valle di San Nicolò, Trentino Alto-Adige

Le nostre conclusioni

RADICAL 30 è uno zaino di concezione moderna che soddisfa una vasta gamma di utenti. Può e deve anche essere preso in considerazione anche da un pubblico femminile sia per le dimensioni sia per il peso ridotto. Sicuramente un ottimo zaino per tutte le attività in montagna che richiedono poco ingombro e leggerezza. Se utilizzato al massimo della compressione, può anche essere utilizzato su lunghe traversate con passo allegro, concatenamenti di vario tipo, vie su roccia ( a patto di non dover portare troppo materiale) o sulle grandi creste Alpine over 4000 dove picca e ramponi sono necessari.

Tutte le informazioni sul Ferrino RADICAL 30 le trovate al seguente link https://www.ferrino.it/shop-it/attrezzatura/zaini/alpinismo/75574drr-zaino-radical-30.html#moreinfo

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