Pizzo Stella : Sci e Skyrunning al confine col cielo

Pizzo Stella : Sci e Skyrunning al confine col cielo

Continua la nostra serie di articoli legati al mondo dello sci e skyrunning su iconiche cime della alpi le cui gare di svolgono direttamente sui pendii dove nella stagione invernale l’unico mezzo per spostarsi sono le pelli di foca.

Il Pizzo Stella è una delle principali cime delle alpi Retiche con una grande storia legata allo scialpinismo sui suoi differenti versanti. Nel 2013 grazie ad un’idea di Andrea Zaccone, nasce l’ipotesi di creare una gara di corsa in montagna. Idea che nel 2015 si concretizza e in solo due anni diventa uno degli appuntamenti fissi più importanti a livello nazionale. Stiamo parlando della Pizzo Stella Skymarathon da 35km e 2650 D+ e della Pizzo Stella Skyrace da 20km e 1750 D+.

Il pizzo Stella visto dalle piste della Val di Lei

3163m s.l.m. e una forma perfettamente piramidale che precipita sull’alpe Angeloga. Diverse sono le possibilità in inverno, primavera estate e autunno per salire e scendere questa montagna. Con gli sci ai piedi, il ghiacciaio del Ponciagna ( raggiungibile in inverno con gli impianti di Madesimo o tarda primavera  con la bicicletta dalla diga della Val di Lei) regala una sciata da sogno su pendii costanti per oltre 1200 m di dislivello. Dal versante più severo invece, quello rivolto a nord ovest, la salita e la discesa dalla cresta Garlaschelli richiedono un buon allenamento per superare i 2100 m D+ e condizioni di neve abbondanti, per passare la val rabbiosa, con un ottimo grado di assestamento. Al centro tra questi due itinerari, svetta verso il cielo il canale centrale: un “couloir” di 400 m con pendenze sostenute fino a 50 e passa gradi con una notevole esposizione, la cui discesa è riservata solo ed esclusivamente a sciatore esperti e con una perfetta tecnica sciistica.

In discesa dal canale centrale il local Andre Curti curva a gran velocità

Da quando ho iniziato a fare scialpinismo, almeno due volte all’anno ho sempre fatto visita al Pizzo Stella lungo svariati itinerari e con concatenamenti o giri ad anello. Ho condiviso salite e discese con svariati amici anche torinesi, che hanno confermato la bellezza del posto e l’unicità di sciare in inverno in una valle completamente isolata e non antropizzata.

In discesa dal Ponciagna il local Elia Borghi
Criatian Caglioni e Alberto De Bernardi salendo dal Ponciagna

In inverno la discesa del ghiacciaio del Ponciagna è una esperienza unica. Il fatto che sia raggiungibile solo tramite la funivia della Val di lei, e che per rientrare nella “civiltà” bisogna tracciare ancora 600 m D+ dopo la discesa al lago di Lei, fa si che su questo itinerario è impossibile che si generino code. La seggiovia chiude alle 15.30 e nel caso non si riesce a prendere bisogna sgropparsi altri 450 D+ per poi scendere dal Canalone verso Madesimo, dato che il giro dell’Angeloga prima della fine di febbraio è assai sconsigliato a causa dei pendii soprastanti la “rabbiosa” ancora carichi di neve.

Alberto De Bernardi si gusta polvere intonsa
Un nostro video durante una giornata di polvere a gennaio 2018

Dallo sci alla corsa : la nascita della PizzoStella Skyrace

Nel 2013 nasce l’idea di una possibile gara che “circumnavigasse” i pendii di questa montagna. Troppo severo l’arrivo in vetta che è possibile solo attraverso creste o ghiacciai riservati ad alpinisti. Poco più a destra il pizzo Sommavalle 2813m sembrava perfetto per essere  scelto come punto di passaggio più alto della gara.

Nel 2015 l’ASD Amici di Fraciscio organizza la prima edizione di questa skyrace che per definizione era già al limite e si spostava verso le più lunghe skymarathon.

LA GARA

35 km e 2650 m D+ sono i numeri di questa gara che dalla terza edizione è entrata di diritto nel circuito nazionale Skyrunning italy Series.

Dalla quarta edizione La Pizzostella si divide in due e arriva anche la mezza: Skyrace da 20 km e 1700 D+ e la skymarathon da 35 km e 2650 D+.

Nell’ultima edizione a contendersi il podio due fenomeni di questo sport : Marco De Gasperi ( vincitore, record gran premio della montagna e record in gara) e Daniel Antonioli. Il record del giro di De Gasperi è uno strepitoso 3:42:45.07 (anno 2017).
Al femminile la forte atleta VALETUDO Denise Dragomir ferma il cronometro a 4:24:19.16 imponendosi sulla compagna di casacca Ingrid Mutter ( anno 2017)

Classifica Maschile e Femminile dell’edizione 2017

Ho partecipato in questi tre anni alle prime 3 edizioni, quando la mezza ancora non esisteva. Sono contento che da quest’anno la gara lunga sia stata classificata come skymarathon perché ha tutte le caratteristiche per entrare in questa categoria.

Davide in gara all’arrivo sul Pizzo Sommavalle
Emiliano in discesa dal Pizzo Sommavalle

La prima parte di gara ( circa 9 km e 500 D+) si svolge su terreno molto corribile e veloce fino all’alpe Avero, che una volta raggiunta, da proprio quella sensazione di alpeggio stile “heidi” in un luogo molto isolato. Da qui una salita costante prima su prati, poi su pietraia e ancora prati porta alla forcella dell’Avero dove inizia il tratto più tecnico ed esposto ( alcuni passaggi con catene ) fino al Pizzo Sommavalle( primo cancello 3 ore) dove è posto il gran premio della montagna. Il mio consiglio è di affrontare questa prima parte senza affanno tenendo un buon margine per il resto della gara.

La forcella d’Avero
In gara lungo la cresta che conduce al Pizzo Sommavalle

Da qui la discesa è tecnica e muscolare su pietraie e nevai che circondano piccoli laghetti glaciali in un ambiente lunare : si entra nella lunga Val di Cà. Come per l’inverno anche per l’estate il succo non cambia : valli lunghe ambienti selvaggi e di sicuro non troverete nessuno che farà il tifo per voi fino al lago di Lei ( 9 km di discesa dal Pizzo Sommavalle e circa 900 D- ). Anche qui il terreno non è regolare e si svolge su sentieri di montagna molto poco battuti che richiedono una corsa piuttosto muscolare.

In discesa verso il bivacco Chiara e Walter. Sullo sfondo la cima dello Stella 3163m
Emiliano lungo la salita alla Cima di Lago. Sullo sfondo si vede la lunga Val di Cà dove passa la SkyMarathon

Dal Lago di Lei si sale al passo Angeloga (circa 600 D+) e ci si riallaccia al fantastico giro invernale che per gli sciatori che frequentano Madesimo è un must, un appuntamento fisso in primavera che unisce mazzinga, tavolari, freerider e sci alpinisti sulle infinite distese bianche verso Fraciscio e i pizzoccheri del Genzianella. Arrivati al passo Angeloga, giù veloci fino al rifugio Chiavenna, passando sotto ai nevai del Pizzo Stella con il canale Centrale ancora innevato a ricordare l’ambiente severo.

Lucia Ventura con le pelli in una scialpinistica presso il passo Angeloga, punto di rientro della Pizzostella SkyMarathon e GDM della nuova Skyrace

Dal Chiavenna (km 23 e secondo cancello in 5 ore) il lungo traverso con tratti esposti ( prestare attenzione ) lungo il sentiero C10 porta a Motta alta dove inizia la penitenza vera e proprio per chi si è iscritto a questa gara: 900 D- con pendenze quasi da vertical portano nella calura di Campodolcino (1070 m) dove altri 300 ripidi metri di salita tra bosco e gradini portano all’arrivo di Fraciscio ( 1341m).

Personalmente ritengo che questa gare per gli “sportivi” non necessariamente “atleti” che frequentano la valle debba essere fatta. Solo cosi potrete godere dei magnifici posti sia nella loro veste bianca con sci e snowboad sotto ai piedi, sia col verde e l’azzurro dei laghi che si formano in estate. Un consiglio però : non sottovalutatela. Il percorso è veramente “duro” rispetto ad altre gare che si assomigliano come lunghezza e dislivello.

Il video della terza edizione stagione 2017

Per tutte le informazioni necessarie e per iscriversi alla gara : http://www.pizzostellaskyrunning.it/

Pagina FB ufficiale : https://www.facebook.com/pizzostellaskyrunning/

Twitter : https://twitter.com/psskyrace2016

Canale youtube : https://www.youtube.com/channel/UC2FDrL9BnulnEPPJQ8ZQ1uQ

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